mercoledì 29 luglio 2015

IL COMUNICATO STAMPA DELLA MANIFESTAZIONE

COMUNICATO STAMPA


"Recuperare un locale  e trasformarlo in un punto di riferimento (temporaneo) per parlare di natura ambiente e riciclo, far crescere la coscienza del rispetto della terra e dei luoghi in cui viviamo. Sono questi i principali obiettivi della manifestazione "DUINO, L'AMBIENTE IN FESTA" in programma a Duino da venerdì 31 luglio a domenica 6 settembre, ideata dalla Sezione di Duino Aurisina di Fareambiente, con il patrocinio del Comune di Duino Aurisina e la collaborazione di dodici realtà territoriale che amano il territorio.

Attraverso il coordinamento di Fabio Coretti, presidente del sodalizio da un'anno e con il prezioso aiuto e collaborazione dei soci Massimo, Pasquale, Matteo, Samantah e Antonella, si è riusciti in tempo record ad utilizzare degli spazi (messi a disposizione gratuitamente per tale iniziativa) che ospiteranno mostre, dibattiti, tavole rotonde, incontri ed escursioni, ma anche degustazione dei prodotti tipici.
L'inaugurazione prevista per venerdì 31 luglio vedrà l'apertura delle due mostre all'interno degli spazi adibiti a tale evento: "RISPETTIAMO IL MONDO SOPRA E SOTTO" e "DUINO UN TUFFO NEL PASSATO" .


La mostra “Rispettiamo il Mondo, sopra e sotto”  promossa dal Lions Club Duino Aurisina, dalla Federazione Speleologica Triestina, dal Gruppo Culturale e Sportivo Ajser 2000, dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis, dal Gruppo Speleologico Flondar e da Fareambiente  si pone l'obiettivo di rispettare e valorizzare il nostro ambiente naturalistico; sensibilizzare cittadini e amministrazioni verso un corretto comportamento a difesa dell’ambiente in cui viviamo; riconoscere il prezioso lavoro dei volontari della Federazione Speleologica Triestina  e delle altre realtà che si occupano della salvaguardia della terra e del mare.  
L’esposizione è composta da  pannelli espositivi che illustrano e spiegano l’attività svolta dai volontari della Federazione Speleologica Triestina nell'ambito del progetto “Puliamo il Buio”, che li ha visti ripulire la Grotta degli Occhiali dai rifiuti lasciati da visitatori incuranti. A questi pannelli si aggiungono il materiale utilizzato dagli speleologi in grotta e splendide immagini delle Grotte e degli ambienti restituiti alla loro originale bellezza dall’intervento dei volontari.  Tale parte della mostra vuole raccogliere l'appello lanciato alcuni anni fa, e ritornato fortemente nelle scorse settimane, proprio dagli speleologi rivolto a tutti gli enti pubblici di denuncia del degrado e dell'inquinamento nel sottosuolo.  Spazio poi, dopo il successo avuto in occasione dell'esposizione a Borgo Hermada a Terracina lo scorso aprile, ai pannelli dedicati al Mare, grazie alla disponibilità  e passione di Saul Ciriaco guida naturalistica, si potrà apprezzare cosa è il nostro Mare, quali bellezze sono da conservare e mantenere. Tale mostra rientra nelle iniziative che il Lions Club Duino Aurisina, attraverso la sinergia con le altre associazioni locali, vuole sviluppare in occasione del centenario della nascita del Lions CLub International. 

La seconda mostra "DUINO UN TUFFO NEL PASSATO" promossa in collaborazione con la cittadinanza e la Jus Comunella di Duino, promuove, attraverso una serie di collezioni private, le immagini di una Duino di altri tempi, nei momenti della Prima Guerra Mondiale ma anche nei momenti della "bella epoque" e dei momenti di vita della gente di Duino. All'interno dell'area, sarà visibile anche il Plastico dell'Ermada 1917 opera di Pasquale Durante e Aureliano Barnaba che mostra con dei pulsanti interattivi le postazioni (tutt'ora visibili) sull'area dell'Ermada. Il Plastico di proprietà del Gruppo Ermada Flavio Vidonis sarà collegato ai pannelli dell'estratto della mostra "VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI  PACE" .

Alle ore 20.00 dopo la cerimonia di apertura il Coro R. M. Rilke di Duino, si esibirà in una "Cantada" benaugurante della manifestazione.
L'orario di apertura delle mostre è dalle 10 alle 22.00 mentre il "RISTORO DEL FALCO PELLEGRINO" rimarrà aperto nei week end dalle 17.00 alle 23.00 a supporto dei numerosi eventi previsti per il mese di agosto.

Sabato 1 agosto alle ore 20.00 infatti un primo importante appuntamento, l'incontro con i rappresentanti del Comitato Cittadini per il Golfo. Il Comitato nato dall'idea di  tre duinesi che in contemporanea si sono trovati d'accordo sul fatto di schierarsi contro il "mostro" di rigassificatore di Monfalcone, ha come unico intento salvaguardare il territorio, la storia, il paesaggio, l'attività turistica, il diportismo nautico ecc.  La nuova realtà associativa sorto  sulla scia dell'operato del Gruppo di lavoro, promotore di 26 osservazioni, corredate da 9 mila firme, indirizzate al ministero dell'Ambiente per fronteggiare il progetto Smart gas, vale a dire il terminale di stoccaggio, rigassificazione e distribuzione di gnl in zona Lisert, a Monfalcone.  Nella mission del sodalizio l'istituzione di un sistema informativo adeguato. 

Nei weekend successivi verranno toccati altri importanti temi riguardanti il territorio, come le Falesie di Duino, il Rigassificatore, l'inquinamento elettromagnetico, la raccolta differenziata, ma anche la sicurezza con gli incontri con il SAP di Polizia per evitare le truffe sempre più all'ordine del giorno.


FABIO CORETTI
PRESIDENTE FAREAMBIENTE DUINO AURISINA 




Frodi alimentari, un affare criminale

Frodi alimentari, un affare criminale

Fareambiente ha presentato il sesto rapporto sulla contraffazione del made in Italy





Fareambiente (Movimento ecologista europeo) ha presentato il suo 6° rapporto sulle frodi alimentari all’Expo di Milano. La contraffazione del made in Italy si aggira intorno ai 60 miliardi mettendo seriamente a rischio 300mila posti di lavoro. Soltanto in Europa vale 26 miliardi di euro, come sottolinea la Coldiretti. Ancora: su 49mila controlli effettuati in campo agroalimentare si registra un aumento del 14% degli illeciti nel 1° semestre del 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente secondo i dati forniti dal ministero delle politiche agricole. Sequestri per un valore di circa 57milioni di euro, oltre 4mila sanzioni amministrative elevate e più di 700 persone denunciate, grazie alle attività di controllo condotte dall’ispettorato repressione frodi (Icqrf), dai nuclei anticontraffazioni carabinieri -comando carabinieri politiche agricole e alimentari (Nac), dal corpo forestale dello Stato e dalle Capitanerie di porto. Oltre ai classici prodotti come quelli lattiero caseari e il vino, un forte aumento nel 2014 è stato evidenziato nella ristorazione, nelle farine (ma anche nel grano) e persino nei legumi, la cosiddetta carne dei poveri. Secondo i dati del ministero della salute invece, su 20mila controlli effettuati nei primi 4 mesi del 2015 vi sono stati sequestri per 178milioni di euro. Dai controlli sulle mozzarelle di bufala di cui non si conosce l’origine alle forme di parmigiano senza requisiti fino ai prodotti italiansounding come il "parmesan". Il fenomeno non conosce soste, tanto che nel solo primo quadrimestre del 2015 i Nas hanno effettuato quasi 20mila ispezioni rilevando circa 5mila "non conformità". I controlli hanno portato a 29 arresti e a sequestri per un valore che si aggira intorno ai 178 milioni di euro, mentre in totale dal 2012 a oggi i Nas hanno sequestrato cibi, farmaci e sostanze pericolose per un valore di oltre 2,5 miliardi di euro. Il rapporto si suddivide in 4 parti, nella prima parte è stata messa in risalto l'importanza del made in italy e del "potere" che ancora oggi ha nei mercati internazionali, per poi focalizzare anche l'attenzione sulla "svendita" delle principali aziende ad opera di concorrenti estere. La seconda parte invece è tutta rivolta ai sequestri e alle operazioni poste in essere dalle forze dell’ordine. La terza parte invece contiene la sintesi delle diverse indagini condotte (sulla percezione dei consumatori, delle imprese e sulla gestione dello scarto alimentare). Nella quarta ed ultima parte invece è raccolta una serie di contributi ad opera di esperti del settore. Un'attenzione particolare quest'anno è stata posta agli sprechi alimentari. Dallo studio inoltre, viene fuori che in Europa in media si sprecano in media 180 Kg di cibo procapite l'anno per un totale di 89milioni di tonnellate. È l'Inghilterra a detenere il primato (110 kg annui), seguono l'Italia (108), la Francia (99 kg), la Germania (82) e la Svezia (72). Si può quindi affermare che il 30% del cibo acquistato finisce nella pattumiera. I prodotti che vengono maggiormente gettati sono la frutta e la verdura (41%), seguite dai pasti 27. La/il casalingo/a sono la categoria che sprecano di meno 13%, il primato inverso invece va all'imprenditore e al libero professionista 32%, seguiti dagli studenti 27,5% e impiegati 20,7%. Le famiglie monoreddito hanno un maggior senso del risparmio e del riutilizzo degli alimenti, maglia nera invece per i sigle e per coloro che hanno un reddito che supera i 2000 euro. La più sprecona è la Lombardia col 40% degli alimenti finiti nella pattumiera, i più virtuosi sono Campani, Pugliesi e Calabresi. Il rapporto contiene anche un decalogo per evitare gli sprechi. Hanno partecipato al convegno, Vincenzo Pepe, presidente di FareAmbiente - Movimento ecologista europeo, Cosimo Maria Ferri, sottosegretario di stato al ministero della giustizia; Paolo Russo, membro commissione agricoltura della Camera, il contrammiraglio Pietro Verna, capo del 2° reparto affari giuridici e servizi d'istituto comando generale capitanerie di porto; il commissario capo forestale Giovanni Gianvincenzo, responsabile del nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale del comando provinciale di Milano; il colonnello Demetrio Conti, comandante dei carabinieri per la tutela della salute di Milano; il tenente colonnello Pietro Romano, comandante 2ª sezione nucleo speciale tutela proprietà intellettuale della guardia di finanza e il dottor Luca Veglia, del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali-dipartimento dell'ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari (ICQRF). Il rapporto è presentato dalla professoressa Anna Zollo, coordinatrice e responsabile scientifico del Rapporto sulle Frodi 2015 e da Francesco Della Corte, ufficio studi e ricerche di FareAmbiente. Moderatrice del dibattito Sarina Biraghi, condirettrice del quotidiano Il Tempo.
Red.Cro.

VENERDì 31 LUGLIO ORE 17.15 L'INAUGURAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE




Gentili,

si ha il pregio di invitare la S.V. all'apertura della manifestazione



e alla inaugurazione delle mostre

"Duino - un tuffo nel passato" e 

venerdì 31 luglio alle ore 17.15
DUINO 64 - ex Drogheria


Il Presidente di
 Fareambiente Duino Aurisina
Cav. Fabio Coretti



Saranno presenti i rappresentanti delle associazioni che collaboreranno all'evento        


 
R.S.V.P. 335 5478006        

martedì 28 luglio 2015

Trieste – le particelle rilevate a Servola provengono dalla Ferriera e possono essere cancerogene

Trieste – le particelle rilevate a Servola provengono dalla Ferriera e possono essere cancerogene

I risultati che si rilevano dallo studio indipendente della dott.ssa Gatti sulle polveri raccolte nei pressi della Ferriera di Servola rende evidente, una volta in più, quello che noi ed altre associazioni locali avevamo sempre ribadito – così si esprime Giorgio Cecco coordinatore regionale di FareAmbiente presente alla conferenza sul rapporto suddettoferriera x. E’ bene che i cittadini sappiano, ma è fondamentale che gli enti pubblici vigilino e si attivino. Apprendiamo che la Siderurgica Triestina spenderà 120 milioni nel 2015 per la reindustrializzazione e la messa in sicurezza della Ferriera di Servola e che molti lavori sono già stati fatti, benissimo ma intanto la situazione delle emissioni in atmosfera non sono migliorate, anzi continuano gli sforamenti, inoltre è bene ricordare che il pubblico, ovvero noi cittadini, investiamo sullo stabilimento 41,5 milioni per il risanamento ambientale –  sottolinea Cecco. Ci deve essere grande attenzione sulla risoluzione delle problematiche ambientali e sul risanamento, ma anche sul futuro con l’area a freddo, soprattutto per quanto concerne le tempistiche, in ogni caso resta la forte preoccupazione per l’attuale situazione di rWP_000927GIORGIO1XXXischio per la salute dei residenti e dei lavoratori – evidenzia il responsabile del movimento ecologista – in ogni caso nell’auspicare un rapido miglioramento delle condizioni ambientali continuiamo a sollecitare il massimo impegno in tal senso da parte della proprietà, ma anche nella vigilanza da parte degli enti pubblici.
Coordinamento Regionale del Friuli Venezia Giulia
FareAmbiente

venerdì 24 luglio 2015

Rispettiamo il mondo sopra e sotto - la mostra sull'ambiente






Duino - L'ambiente in festa


DUINO, L'AMBIENTE IN FESTA - IL PROGRAMMA




PER INFO 3355478006








«Rifiuti, a Duino bocciamo il porta a porta»

«Rifiuti, a Duino bocciamo il porta a porta»
In un incontro del Lions Club, il gruppo Fareambiente insiste invece sulle aree per la differenziatadi Tiziana Carpinelli
D
UINO AURISINA. Pollice verso al porta a porta, sì a un potenziamento delle isole ecologiche a Duino Aurisina. Promotore dell'istanza il gruppo Fareambiente, che alla sala congressi del complesso sportivo di Visogliano ha tenuto una conferenza sul tema dei rifiuti, nell'ambito di un'iniziativa promossa dal Lions Club. «A Duino Aurisina siamo contrari al porta a porta - ha dichiarato Fabio Coretti, presidente della sezione locale di Fareambiente –: sistema non adeguato alle peculiarità del territorio. Crediamo invece sia indispensabile incrementare il numero di aree ecologiche della raccolta differenziata, avviando quella dell'umido. Le aree deputate al conferimento dell'immondizia divisa per genere sono insufficienti ed è quindi importante, nei punti già attivi per conferire il rifiuto indifferenziato, aggiungere i relativi cassonetti per carta, plastica e umido».

«È importante puntare su un ciclo virtuoso del rifiuto e sulla raccolta differenziata, con grande attenzione all'ambiente, ma anche alla qualità del servizio per i cittadini - ha affermato Giorgio Cecco, coordinatore regionale di Fareambiente -.Visto che la nostra associazione è da tempo radicata su tutto il territorio nazionale con tante sezioni locali, abbiamo rilevato e attuato azioni di sensibilizzazione sulle principali problematiche». «Criticità che si evidenziano in due punti fondamentali, ovvero la gestione da parte delle amministrazioni e la cultura dei cittadini – ha proseguito -. Siamo soddisfatti, dopo la promozione di uno specifico disegno di legge, del fatto che i ministeri dell'Ambiente e dell'Istruzione si stiano attivando per portare il prossimo anno l'obbligo dell'educazione ambientale nelle scuole: tutto ciò gioverà sicuramente anche a una formazione sul ciclo virtuoso del rifiuto, fra l'altro attività già spesso avviata nelle scuole della nostra provincia, grazie a insegnati sensibili e illuminati». Quello che ora serve, stando a Cecco, è una gestione adeguata da parte degli enti locali, anche nel controllo dei servizio. «Abbiamo visto – ha concluso - le difficoltà e i disagi che si sono verificati a Trieste, con la riduzione dei cassonetti e il loro riposizionamento: ora attendiamo la promessa modifica nella mappatura delle aree ecologiche e l'incremento dei cassonetti, questi ultimi spesso inadeguati e pericolosi per la sicurezza e l'igiene

pubblica». A conclusione del dibattito sia Cecco che Coretti hanno ribadito l'utilità di un coordinamento provinciale nella gestione dei rifiuti, per ottimizzare le risorse, contenere i costi e dare un servizio migliore ai cittadini nel rispetto dell'ambiente.

23 gennaio 2015

Fabio Coretti nuovo presidente di Fareambiente

Fabio Coretti nuovo presidente di Fareambiente
DUINO AURISINA. Ha un nuovo vertice il Laboratorio di Fareambiente a Duino Aurisina. Neoeletto presidente Fabio Coretti, 54enne artigiano molto noto per la storica attività legata alla vetreria. Ma c'...
DUINO AURISINA. Ha un nuovo vertice il Laboratorio di Fareambiente a Duino Aurisina. Neoeletto presidente Fabio Coretti, 54enne artigiano molto noto per la storica attività legata alla vetreria.
Ma c'è anche un nuovo consiglio direttivo. Obiettivo principale del mandato: “Il bene del territorio”. «Il mio e il nostro impegno - ha commentato il neopresidente Coretti, subentrato a Pasquale Durante - sarà proseguire quanto di buono è stato fatto in questi anni per lo sviluppo della sensibilizzazione della tutela ambientale, con particolare attenzione alle iniziative di promozione della raccolta differenziata. Non solo: proseguiranno le iniziative di divulgazione collegate alla mostra “Rispettiamo il Mondo sopra e sotto”, in collaborazione con le associazioni locali, in particolare Lions club e Ajser 2000, e la Federazione speleologica del Friuli Venezia Giulia, per la lotta all'inquinamento all'interno delle Grotte. Verranno – aggiunge - altresì promosse iniziative di pulizia delle aree verdi all'interno del territorio comunale».
 Nel mese di settembre il gruppo ha in programma un'importante iniziativa di carattere nazionale al Villaggio del Pescatore, in collaborazione col coordinamento Fareambiente Fvg, legata proprio ai temi “green”. Inoltre, come spiegato, verranno promosse nel corso d'anno anche conferenze a tema legate al territorio e alle iniziative promosse a livello nazionale. Vicepresidente di Coretti


è l'uscente Pasquale Durante (sua la lettura della relazione dell'attività 2014 per i soci), che fungerà anche da responsabile del tesseramento, mentre Mario Toscano seguirà le manifestazioni, Massimo Romita sarà il segretario e Andrea Humar farà il delegato agli enti pubblici. (ti. ca.)

02 agosto 2014

Strategia Gnl, consultazione fino al 6 settembre

Strategia Gnl, consultazione fino al 6 settembre

Ci sarà tempo fino al 6 settembre per inviare al ministero dello Sviluppo economico le osservazioni al documento di consultazione sulla Strategia nazionale sul Gnl. La proroga (la precedente scadenza era a fine luglio) è stata decisa dal Mise “in considerazione della complessità del Documento di consultazione, della richiesta di prolungare i tempi della partecipazione pubblica e della contestuale consultazione del documento europeo Strategia Ue per il Gnl e per lo stoccaggio del gas”.



Tg3R FVG del 15 luglio delle 19.30 Porto di Monfalcone

In allegato il Tgr Fvg del 15 luglio ( radio delle 12.30 ) dove è inserito un pezzo mancante a quello video
Progetto privato:  L'imprenditore Alessandro vescovini ha più volte chiarito che il progetto Smart Gas non dispone al momento dell'intera copertura finanziaria, e non è chiaro quali sarebbero i vincoli che il traffico delle navi gasiere imporrebbe all'intero movimento commerciale del porto...…


16/07/2015 Rigassificatore : Le conseguenze sulle acque del golfo

l Piccolo 17 luglio 2015 Monfalcone

l Piccolo 17 luglio 2015 Monfalcone

Vescovini sbatte la porta di Confindustria
La Sbe esce in polemica sulla questione SmartGas e non versa più 50mila euro. Il caso Madriz al vertice dell’Azienda speciale
di Giulio Garau. La Sbe di Alessandro Vescovini, come aveva fatto qualche tempo fa Fincantieri, esce per protesta da Confindustria e se ne va sbattendo la porta annunciandolo in una lettera che ha «effetto immediato». Dimissioni dolorose, spiega lo stesso Vescovini visto che «non verserò la mia quota di 50mila euro» e che è rilevante visto che «il bilancio di previsione di Confindustria Venezia Giulia è in rosso di 150mila euro». Fincantieri era uscita per protesta perché non si era sentita tutelata dalla sua stessa associazione di categoria, le stesse ragioni alla base della scelta del rappresentante legale della Sbe e project leader di SmartGas che ha in progetto la realizzazione del mini-rigassificatore a Monfalcone. Le gocce che hanno fatto traboccare il vaso sono riferite a SmartGas, giunto a una fase decisiva per la realizzazione, e riguardano due momenti. Il primo, lunedì scorso, quando nel corso della riunione della Camera di commercio di Gorizia è stato nominato il nuovo presidente dell’Azienda speciale porto. Come già noto è lo stesso presidente camerale, Gianluca Madriz, eletto con la “benedizione” dei rappresentanti degli Industriali. Secondo Vescovini non sarebbe stato fatto valere l’accordo di alternanza con un presidente espressione di Confindustria. Ma decisive poi sono state le dichiarazioni dello stesso Madriz, fatte al termine di una prima riunione, mercoledì scorso, che sarebbe dovuta essere “informale” del nuovo consiglio di amministrazione dell’Aspm a cui ha partecipato, oltre al sindaco Silvia Altran (il presidente della Provincia Gherghetta ha dato le dimissioni) e ai rappresentanti camerali, il commissario dell’Authority di Trieste, Zeno D’Agostino. Nel vertice si è parlato dei nodi sul tavolo, piano regolatore, escavo e del progetto di SmartGas. Al termine, nel servizio andato in radio, dove si è paventato il rischio che SmartGas non abbia le coperture finanziarie e su possibili interferenze con i traffici portuali, lo stesso Madriz ha auspicato che il territorio possa far parte del progetto. Vescovini ha quindi inviato la lettera di “addio” da Confindustria e contemporaneamente di diffida. «Diffido il presidente Madriz ad affermare nuovamente che SmartGas non ha le coperture necessarie per realizzare il suo progetto, rigassificatore ed escavo compresi - spiega - L’esplosione del mercato del gas (gnl autotrasporto, navi a gnl che Fincantieri realizzerà a Monfalcone) hanno fatto sì che ora il piano finanziario sia assolutamente sostenibile dalla cordata di imprenditori di SmartGas». Aziende, insiste il project leader, che «investono ogni anno centinaia di milioni di euro in regione senza necessitare di contributi pubblici». In coda il rilancio di una sfida: «La sola Sbe da me amministrata - spiega - ha investito 120 milioni di euro in questo territorio negli ultimi 7 anni. Ribadisco dunque definitivamente che SmartGas realizzerà autonomamente sia l’investimento (del rigassificatore), che l’escavo e mi auguro vivamente di non dover più ascoltare certe falsità e superficialità». Questi soldi, sostiene Vescovini è meglio «risparmiarli» e piuttosto destinarli ad altre opere come il «potenziamento dell’obsoleta rete ferroviaria». Nessun ostracismo al progetto SmartGas. Madriz respinge le accuse e getta acqua sul fuoco: «Non ho mai parlato di coperture mancanti - spiega - era una riunione informale per conoscersi. A breve convocheremo una seduta ufficiale». Il nuovo presidente Aspm spiega che il suo è un «incarico a tempo», si dice dispiaciuto della scelta di Vescovini e ribatte: «L’ho anche dichiarato alla radio, abbiamo parlato di SmartGas, sono a fianco dell’imprenditore e se avrà possibilità di realizzare il progetto e se otterrà tutte le autorizzazioni gli saremo vicini. È un progetto strategico, l’ho sempre detto. Sono stato interpretato male. Il mio compito ora è di ascoltare tutte le proposte, anche l’altra settimana sono arrivati degli imprenditori. E quando parlo del coinvolgimento del territorio parlo del fatto che ci deve essere sviluppo armonico, trasparente e pulito». 
Malumori e perplessità del Sindaco Altran : " il riferimento per il porto è la Regione "
Malumore e perplessità. Il sindaco Silvia Altran (foto) da tempo andava ripetendo che vista le situazioni in ballo per il porto si poteva affrontare con più calma le questioni dell’Aspm. E le accelerazioni con la chiamata di D’Agostino e le successive dimissioni del presidente della Provincia Gherghetta hanno solamente infiammato inutilmente gli animi. Disagi esternati dal sindaco alla riunione di martedì scorso che sarebbe dovuta restare “informale” ma che poi si è conclusa con una conferenza stampa del neo-presidente. «Confermo il malumore e le perplessità - dice - l’ho detto chiaramente in riunione. Si poteva fare tutto con più calma e serenità. Il mio interesse come sindaco ora è preoccuparmi dello sviluppo del territorio e presidiarlo. Proprio per questo domani (oggi) sarò a Roma alla riunione dell’Anci delle città portuali per capire che destino potrà avere Monfalcone con la nuova riforma. E comunque ribadisco che per me sulle questioni del porto il punto di riferimento è la Regione e non l’Azienda speciale».

AL MOMENTO CASSATO IL PROGETTO....

Per il momento la Regione dice no…..



18.07.2015 09:55

RIGASSIFICATORE MONFALCONE: IMPOSSIBILE ESPRIMERE PARERE AMBIENTALE

Trieste, 18 lug - La Giunta del Friuli Venezia Giulia ritiene "che non sussistano, al momento, le condizioni per poter pervenire ad un parere di compatibilità ambientale" sul progetto per la costruzione di un "minirigassificatore" a Monfalcone da parte di Smart Gas spa. Lo stabilisce una delibera, proposta dall'assessore all'Ambiente ed Energia Sara Vito, approvata nella giornata di ieri dall'Esecutivo regionale. I contenuti della delibera saranno inviati al ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare con comunicazione della presidente della Regione. A determinare la decisione sono state le troppe carenze documentali che impediscono alla Regione di formulare un compiuto parere in merito alla compatibilità ambientale del progetto stesso, che è peraltro previsto dal Piano energetico regionale (Per) subordinatamente alla sussistenza delle condizioni ambientali e di sicurezza trasportistica. Le carenze più evidenti del progetto, è indicato nella delibera, riguardano in particolare la mancata presentazione delle analisi effettuate relativamente ai sedimenti da dragare, le valutazioni effettuate in merito alla componente atmosferica delle sorgenti più impattanti dal punto di vista dell'innalzamento delle polveri, le carenze di informazioni per il piano di monitoraggio. Inoltre, si sottolinea come lo studio di ormeggio e di manovrabilità delle navi gasiere risulti privo della parte che rappresenta l'impatto generato dalle gasiere stesse sul traffico navale attuale e come il progetto non sia supportato da un'adeguata analisi, come richiesto dalla direttiva comunitaria, sui costi e sui benefici per dimostrare la compatibilità di un impianto energetico di così grande impatto con la realtà locale del comune di Monfalcone e dei territori contigui. Infine, non è stata effettuata la valutazione delle alternative localizzative con un'analisi critica di diverse soluzioni tecnicamente ed economicamente percorribili in particolare per il terminale, per la banchina di accosto, per la nuova cassa di colmata, per il metanodotto e per le condotte di adduzione e scarico dell'acqua di processo. ARC/RU




Il Piccolo 18 luglio 2015 Mini-rigassificatore a Monfalcone, la Regione dice no a Smart gas

RIGASSIFICATORE MONFALCONE: IMPOSSIBILE ESPRIMERE PARERE AMBIENTALE

Il Piccolo 19 luglio 2015

L’imprenditore
Vescovini pronto ad integrare le carte
"Le analisi in arrivo. A breve avremo i risultati su carotaggi e movimenti delle gasiere"
MONFALCONE. Se la Regione non ha espresso un parere sulla compatibilità ambientale legata al progetto del mini-rigassificatore proposto da Smart Gas, l’imprenditore Alessandro Vescovini lo ritiene un passaggio procedurale e tecnico rientrante nell’iter. E che non presuppone un giudizio automaticamente negativo sul progetto. Anzi: «Tutto fa parte della procedura partecipativa - osserva l’imprenditore -. Spetterà alla Commissione Via, composta da 40 membri indipendenti, esprimersi in termini definitivi, anche attraverso richieste di integrazioni e prescrizioni che, per un progetto così complesso, sono legittime e prevedibili». Vescovini raccoglie la decisione della Giunta con «estrema tranquillità. Il parere della Regione - dice -, che non è vincolante, potrà comunque essere riformulato in una fase successiva. Attendiamo dunque le comunicazioni dalla Regione al ministero e l’esito della Commissione Via». L’imprenditore osserva: «Finalmente si parla di contenuti tecnici, si entra nel merito del progetto del mini-rigassificatore. La Regione non ha voluto esprimere un parere preventivo, va bene così». Vescovini pone perplessità sulle «troppe carenze documentali» asserite dall’amministrazione regionale: «Cosa significa? Non ritengo che siano così numerose queste carenze documentali, per le quali peraltro stiamo ancora lavorando, al fine di fornire le analisi in corso di completamento». Vescovini riconosce l’incompletezza di alcuni atti, assicurando che saranno portati a compimento e inoltrati al ministero in tempi brevi. «Mi riferisco - aggiunge - ai sedimenti da dragare: abbiamo eseguito 650 carotaggi, a fronte di una spesa di 600mila euro. Sono tutti dati che comunicheremo al ministero quanto prima». Si sofferma poi sulla movimentazione delle gasiere: «Assieme alla Capitaneria di Porto - spiega -, che peraltro in merito alla sicurezza ha espresso un parere positivo, che toglie ogni dubbio, e con l’apporto del Rina, massima autorità che offre servizi di classificazione navale, certificazione, verifica di conformità, ispezione e testing, stiamo concludendo anche le analisi circa la movimentazione in sicurezza delle gasiere in porto, per le quali ci siamo avvalsi di un simulatore. Entro la fine di questo mese inoltreremo la documentazione definitiva. Quanto alle polveri e alla rumorosità del cantiere, procederemo a consegnare successivamente gli atti. Ad oggi abbiamo prodotto quasi 4mila pagine di atti documentali, compresa l’analisi sul traffico portuale e le relative interferenze navali. L’asserita “carenza” della Regione non mi trova d’accordo». Vescovini parla, ancora, di uno studio in ordine agli ormeggi e agli accosti delle gasiere nel quale sono stati definiti i parametri di sicurezza necessari. Ed è in disaccordo sulla richiesta della valutazione dei costi-benefici: «Questa relazione non è dovuta a fronte di un progetto proposto da privati - sottolinea -, le normative comunitarie sono chiare sotto questo profilo. Non condivido la richiesta della Regione, poichè il nostro progetto non comporta alcun costo a carico del pubblico». (l.b.)

Per il momento la Regione dice no…..anzi da un non parere



18.07.2015 09:55

RIGASSIFICATORE MONFALCONE: IMPOSSIBILE ESPRIMERE PARERE AMBIENTALE

Trieste, 18 lug - La Giunta del Friuli Venezia Giulia ritiene "che non sussistano, al momento, le condizioni per poter pervenire ad un parere di compatibilità ambientale" sul progetto per la costruzione di un "minirigassificatore" a Monfalcone da parte di Smart Gas spa. Lo stabilisce una delibera, proposta dall'assessore all'Ambiente ed Energia Sara Vito, approvata nella giornata di ieri dall'Esecutivo regionale. I contenuti della delibera saranno inviati al ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare con comunicazione della presidente della Regione. A determinare la decisione sono state le troppe carenze documentali che impediscono alla Regione di formulare un compiuto parere in merito alla compatibilità ambientale del progetto stesso, che è peraltro previsto dal Piano energetico regionale (Per) subordinatamente alla sussistenza delle condizioni ambientali e di sicurezza trasportistica. Le carenze più evidenti del progetto, è indicato nella delibera, riguardano in particolare la mancata presentazione delle analisi effettuate relativamente ai sedimenti da dragare, le valutazioni effettuate in merito alla componente atmosferica delle sorgenti più impattanti dal punto di vista dell'innalzamento delle polveri, le carenze di informazioni per il piano di monitoraggio. Inoltre, si sottolinea come lo studio di ormeggio e di manovrabilità delle navi gasiere risulti privo della parte che rappresenta l'impatto generato dalle gasiere stesse sul traffico navale attuale e come il progetto non sia supportato da un'adeguata analisi, come richiesto dalla direttiva comunitaria, sui costi e sui benefici per dimostrare la compatibilità di un impianto energetico di così grande impatto con la realtà locale del comune di Monfalcone e dei territori contigui. Infine, non è stata effettuata la valutazione delle alternative localizzative con un'analisi critica di diverse soluzioni tecnicamente ed economicamente percorribili in particolare per il terminale, per la banchina di accosto, per la nuova cassa di colmata, per il metanodotto e per le condotte di adduzione e scarico dell'acqua di processo. ARC/RU




Il Piccolo 18 luglio 2015 Mini-rigassificatore a Monfalcone, la Regione dice no a Smart gas

 
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«La Regione come Ponzio Pilato»

Il Piccolo 20 luglio 2015 Monfalcone
M5S: «La Regione come Ponzio Pilato»
L’ex assessore Pin: chiesta l’analisi costi-benefici grazie all’Idv. Ambientalisti: il ministero neghi la compatibilità del progetto
Minirigassificatore a Monfalcone, uno «scaricabarile» della Regione che «non vuole esprimere un parere chiaro su questo progetto». Lo scandisce il gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale sul mancato parere di compatibilità ambientale «per le troppe carenze documentali». Un progetto, che comunque è illustrato in un “faldone” di 7mila pagine. «Solo pochi giorni fa avevamo chiesto alla presidente Serracchiani di esprimersi chiaramente in merito al rigassificatore. Per tutta risposta, spunta una delibera di giunta che scarica, di fatto, le responsabilità sul governo Renzi. O meglio delega l’esecutivo nazionale di decidere su un tema così importante per il Monfalconese, tagliando ancora una volta fuori i cittadini». M5S chiede cosa voglia dire la giunta con la delibera: «Che se arriva la documentazione il progetto diventa compatibile? O se il privato firma l’accordo procedimentale, previsto nel piano energetico, lo stesso progetto diventa compatibile?». I pentastellati si dichiarano «veramente stanchi di questo “modus operandi”. Ancora una volta una non posizione, una “non-decisione”, così come fatto su tanti temi posti alla giunta. La giunta - chiudono i grillini - deve smettere di prendere tempo. Vogliamo conoscere la vera posizione del governo regionale su questo tema. Serracchiani mantenga gli impegni presi e ci dica una volta per tutte la posizione che intende tenere sulla realizzazione a Monfalcone del minirigassificatore». Di altro tono invece la posizione dell’Associazione ambientalista Eugenio Rosmann di Monfalcone (già Wwf Isontino) che giudica positivamente il «mancato assenso» della Giunta regionale al progetto di rigassificatore. Sostiene che è un «mancato assenso», anche se in realtà è un «mancato parere». Secondo la nota firmata da Claudio Siniscalchi, «sono state recepite le osservazioni presentate dalla nostra associazione sulla mancanza di localizzazioni alternative e soprattutto sugli aspetti ambientali. In un’area di grande interesse naturalistico e paesaggistico come il Lisert, un impianto di questo tipo non è compatibile: una criticità a nostro giudizio insormontabile è la realizzazione di una nuova cassa di colmata». Siniscalchi auspica che il «Ministero dell’Ambiente valuti tali criticità e giudichi quindi negativamente l’impatto ambientale del progetto. Se l’offerta di gas è abbondante e i consumi in calo - conclude -, non si vede la necessità di nuovi rigassificatori nel Nord Adriatico». L’ex assessore all’Ambiente, Gualtiero Pin, “mandato a casa” proprio a causa della sua “esplicita” posizione contro il mini-rigassificatore con la nascita del Comitato “No Rigassificatore”, definisce questa fase un “passaggio tecnico”, «anche se la Regione avrebbe dovuto esprimersi in modo più chiaro». Ribadisce poi che la raccolta firme del Comitato continua. E ricorda: «Sono stato mandato via perchè avevo subito chiarito la mia posizione sull’impianto a Monfalcone. Avevo caldeggiato subito l’analisi costi-benefici nel documento di Via ed è grazie all’Idv se oggi questa verifica entra come primo elemento fondante di analisi di impatto ambientale. Allora il Pd consiliare la voleva invece omettere dall’atto. Voglio inoltre ricordare che il rigassificatore non rientrava nel programma elettorale del sindaco». E la «posizione laica» del sindaco Silvia Altran sulla vicenda del mini-rigassificatore suscita le feroce critica del consigliere comunale della Lega, Federico Razzini: «Trovo allucinanti le dichiarazioni - spiega - l’unica forza politica che sul tema, senza isterismi, ha tenuto una posizione laica è la Lega Nord, che da subito ha detto che deve essere ben chiara ed evidente la proporsione costi-benefici prima di dire di sì o no».