Il principe si schiera con il “no” al mini-rigassificatore
Riunione al Castello di Duino
ospitata da della Torre e Tasso. Messe nero su bianco 26 osservazioni sul
progetto Smart Gas che dovrebbe sorgere al Lisert : «E altre ne seguiranno a
giorni»di Tiziana Carpinelli
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14 settembre 2014
Una veduta del
castello di Duino; sullo sfondo, Monfalcone
DUINO
AURISINA. Centocinquanta persone, venerdì sera, hanno aderito all'invito
promosso dall'autonominato “Gruppo di lavoro”, che si prefigge di dare filo da
torcere al mini-rigassificatore. L'incontro, pubblicizzato sui social network e
col volantinaggio, si è svolto al Centro congresso del Castello (la proprietà
ne ha concesso gli spazi) e ha visto la sala piena, mentre al microfono si
alternavano gli interventi del moderatore Luca Marcuzzi, segretario di Sua
altezza Serenissima, del presidente della locale Comunella Vladimiro Mervic e
dell'architetto e urbanista Danilo Antoni. Ma anche altri hanno espresso
opinioni, come il maestro Stefano Sacher, la biologa Elena Rojac, il presidente
di Fare ambiente Fabio Coretti e l'architetto Paolo Giangrande.
Il Gruppo
di Lavoro (composto da una decina di residenti tra Medeazza e Duino), secondo
quanto spiegato al pubblico, presenterà in questa fase iniziale dell'iter di
Via del progetto Smart Gas delle osservazioni. «Per ora – ha precisato Antoni –
sono 26, ma la settimana prossima ne perfezioneremo di ulteriori». I cittadini,
in via autonoma rispetto al percorso intrapreso dal Comune - che come ente
confinante inoltrerà alla Regione un proprio parere (non vincolante)
sull'iniziativa privata -, possono esprimere osservazioni. «Ma devono inviarle
direttamente al Ministero dell'Ambiente», ha sottolineato il sindaco Vladimir
Kukanja, presente solo in veste di ascoltatore (c'erano tra gli altri anche
Veronese, Brecelj, Cunja, Ret, Romita, Pallotta, Ulcigrai, Gotter e Moro),
durante l'incontro. Già nella commissione congiunta del mattino i consiglieri
si erano appellati agli organi di stampa affinché si informassero i residenti
che «i testi vanno inoltrati a Roma e non al Comune: il Ministero raccoglierà
tutto il materiale, anche quello inviato oltre i termini».
Come
specificato da Marcuzzi, che ha raccontato le modalità di nascita del Gruppo
(“dopo il 19 agosto si è capito che bisognava mettersi assieme per affrontare
il progetto in maniera unitaria”), «più cittadini possono presentare la stessa
osservazione presso gli enti preposti». E al termine della serata qualche
cittadino, condividendo alcuni passaggi, ha deciso di sottoscriverli.
Trattenuto all'estero per impegni, ma in sala c'erano Véronique e Costanza, il
principe Carlo della Torre e Tasso ha voluto che Marcuzzi leggesse una sua
lettera in cui ribadisce la “posizione, rispetto a questo progetto, di piena
contrarietà”. E “non si tratta di andare contro ad ogni cosa innovativa venga
proposta”, né di “un attacco alle persone o a una persona in particolare, ma è
una presa di posizione a salvaguardia del nostro territorio”.«Da quando abbiamo
aperto il castello al pubblico – ha sottolineato -, nel 2003, sono entrate più
di 650mila persone e la maggior parte di loro, al di là della bellezza
architettonica e dei contenuti, hanno apprezzato particolarmente la vista e il
fascino del nostro Golfo».
E
ancora: «Mi chiedo: come si può perorare l’entrata del Carso nel patrimonio
dell’Unesco,
cosa che peraltro apprezzo, approvando un progetto di
questo genere?». Antoni ha invece esaminato in particolare gli aspetti
paesaggistici inerenti al progetto. Mervic ha argomentato sulla sicurezza,
mentre Sacher si è soffermato sulla questione acustica.
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