venerdì 24 luglio 2015

RIGASSIFICATORE MONFALCONE: IMPOSSIBILE ESPRIMERE PARERE AMBIENTALE

Il Piccolo 19 luglio 2015

L’imprenditore
Vescovini pronto ad integrare le carte
"Le analisi in arrivo. A breve avremo i risultati su carotaggi e movimenti delle gasiere"
MONFALCONE. Se la Regione non ha espresso un parere sulla compatibilità ambientale legata al progetto del mini-rigassificatore proposto da Smart Gas, l’imprenditore Alessandro Vescovini lo ritiene un passaggio procedurale e tecnico rientrante nell’iter. E che non presuppone un giudizio automaticamente negativo sul progetto. Anzi: «Tutto fa parte della procedura partecipativa - osserva l’imprenditore -. Spetterà alla Commissione Via, composta da 40 membri indipendenti, esprimersi in termini definitivi, anche attraverso richieste di integrazioni e prescrizioni che, per un progetto così complesso, sono legittime e prevedibili». Vescovini raccoglie la decisione della Giunta con «estrema tranquillità. Il parere della Regione - dice -, che non è vincolante, potrà comunque essere riformulato in una fase successiva. Attendiamo dunque le comunicazioni dalla Regione al ministero e l’esito della Commissione Via». L’imprenditore osserva: «Finalmente si parla di contenuti tecnici, si entra nel merito del progetto del mini-rigassificatore. La Regione non ha voluto esprimere un parere preventivo, va bene così». Vescovini pone perplessità sulle «troppe carenze documentali» asserite dall’amministrazione regionale: «Cosa significa? Non ritengo che siano così numerose queste carenze documentali, per le quali peraltro stiamo ancora lavorando, al fine di fornire le analisi in corso di completamento». Vescovini riconosce l’incompletezza di alcuni atti, assicurando che saranno portati a compimento e inoltrati al ministero in tempi brevi. «Mi riferisco - aggiunge - ai sedimenti da dragare: abbiamo eseguito 650 carotaggi, a fronte di una spesa di 600mila euro. Sono tutti dati che comunicheremo al ministero quanto prima». Si sofferma poi sulla movimentazione delle gasiere: «Assieme alla Capitaneria di Porto - spiega -, che peraltro in merito alla sicurezza ha espresso un parere positivo, che toglie ogni dubbio, e con l’apporto del Rina, massima autorità che offre servizi di classificazione navale, certificazione, verifica di conformità, ispezione e testing, stiamo concludendo anche le analisi circa la movimentazione in sicurezza delle gasiere in porto, per le quali ci siamo avvalsi di un simulatore. Entro la fine di questo mese inoltreremo la documentazione definitiva. Quanto alle polveri e alla rumorosità del cantiere, procederemo a consegnare successivamente gli atti. Ad oggi abbiamo prodotto quasi 4mila pagine di atti documentali, compresa l’analisi sul traffico portuale e le relative interferenze navali. L’asserita “carenza” della Regione non mi trova d’accordo». Vescovini parla, ancora, di uno studio in ordine agli ormeggi e agli accosti delle gasiere nel quale sono stati definiti i parametri di sicurezza necessari. Ed è in disaccordo sulla richiesta della valutazione dei costi-benefici: «Questa relazione non è dovuta a fronte di un progetto proposto da privati - sottolinea -, le normative comunitarie sono chiare sotto questo profilo. Non condivido la richiesta della Regione, poichè il nostro progetto non comporta alcun costo a carico del pubblico». (l.b.)

Per il momento la Regione dice no…..anzi da un non parere



18.07.2015 09:55

RIGASSIFICATORE MONFALCONE: IMPOSSIBILE ESPRIMERE PARERE AMBIENTALE

Trieste, 18 lug - La Giunta del Friuli Venezia Giulia ritiene "che non sussistano, al momento, le condizioni per poter pervenire ad un parere di compatibilità ambientale" sul progetto per la costruzione di un "minirigassificatore" a Monfalcone da parte di Smart Gas spa. Lo stabilisce una delibera, proposta dall'assessore all'Ambiente ed Energia Sara Vito, approvata nella giornata di ieri dall'Esecutivo regionale. I contenuti della delibera saranno inviati al ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare con comunicazione della presidente della Regione. A determinare la decisione sono state le troppe carenze documentali che impediscono alla Regione di formulare un compiuto parere in merito alla compatibilità ambientale del progetto stesso, che è peraltro previsto dal Piano energetico regionale (Per) subordinatamente alla sussistenza delle condizioni ambientali e di sicurezza trasportistica. Le carenze più evidenti del progetto, è indicato nella delibera, riguardano in particolare la mancata presentazione delle analisi effettuate relativamente ai sedimenti da dragare, le valutazioni effettuate in merito alla componente atmosferica delle sorgenti più impattanti dal punto di vista dell'innalzamento delle polveri, le carenze di informazioni per il piano di monitoraggio. Inoltre, si sottolinea come lo studio di ormeggio e di manovrabilità delle navi gasiere risulti privo della parte che rappresenta l'impatto generato dalle gasiere stesse sul traffico navale attuale e come il progetto non sia supportato da un'adeguata analisi, come richiesto dalla direttiva comunitaria, sui costi e sui benefici per dimostrare la compatibilità di un impianto energetico di così grande impatto con la realtà locale del comune di Monfalcone e dei territori contigui. Infine, non è stata effettuata la valutazione delle alternative localizzative con un'analisi critica di diverse soluzioni tecnicamente ed economicamente percorribili in particolare per il terminale, per la banchina di accosto, per la nuova cassa di colmata, per il metanodotto e per le condotte di adduzione e scarico dell'acqua di processo. ARC/RU




Il Piccolo 18 luglio 2015 Mini-rigassificatore a Monfalcone, la Regione dice no a Smart gas

 
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